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Monitoraggi

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I monitoraggi strutturali permettono di avere indicazioni in merito all’evoluzione nel tempo del comportamento di una struttura al fine di individuare la condizione della stessa, l’eventuale presenza di danni strutturali già innescati e la loro evoluzione nel tempo.

Il controllo strumentale può riguardare sia grandezze fisiche direttamente legate alla struttura, quali spostamenti rotazioni, deformazioni, accelerazioni, ecc che parametri ambientali quali ad esempio temperatura ed umidità; questi ultimi, pur non essendo direttamente connessi al comportamento strutturale, ne infulenzano le grandezze fisiche ad esso collegate e la loro evoluzione nel tempo. A seguito di ciò la durata di un monitoraggio strutturale è generalmente non inferiore a 12 mesi.

L’acquisizione delle grandezze da monitorare può avvenire sia mediante strumenti meccanici che per mezzo di trasduttori elettrici che convertono la grandezza fisica in segnale elettrico a sua volta acquisito da centraline di acquisizione dati. In quest’ultimo caso, la frequenza di acquisizione è variabile in relazione alla grandezza da monitorare e a quella che si stima possa essere la sua evoluzione nel tempo.

Le grandezze fisiche monitorabili sono molteplici, tra tutti, quelle indagate abitualmente sono spostamenti, rotazioni, deformazioni, stato tensionale e vibrazioni.

MONITORAGGIO SPOSTAMENTI

Il monitoraggio degli spostamenti avviene mediante trasduttori potenziometrici o induttivi aventi risoluzione centesimale o millesimale e connessi tramite cavo o in modalità wireless a centraline di acquisizione dati. La frequenza di memorizzazione è generalmente variabile da un dato al minuto a un dato al giorno. La configurazione ed il download dei dati acquisiti possono essere eseguiti sia in locale che in remoto per mezzo di modem gprs ed opportuni software di gestione. All’avvio del monitoraggio possono essere definite delle soglie di allarme superate le quali il sistema di monitoraggio invia messaggi di allarme ad indirizzi mail o numeri telefonici definiti in fase di configurazione.

MONITORAGGIO ROTAZIONI

Il monitoraggio delle rotazioni avviene mediante trasduttori inclinometrici, mono o biassiali, aventi risoluzione del millesimo di grado e connessi tramite cavo o in modalità wireless a centraline di acquisizione dati. La frequenza di memorizzazione è generalmente variabile da un dato al minuto a un dato al giorno. La configurazione ed il download dei dati acquisiti possono essere eseguiti sia in locale che in remoto per mezzo di modem gprs ed opportuni software di gestione. All’avvio del monitoraggio possono essere definite delle soglie di allarme superate le quali il sistema di monitoraggio invia messaggi di allarme ad indirizzi mail o numeri telefonici definiti in fase di configurazione.

MONITORAGGIO DEI QUADRI FESSURATIVI

La finalità del monitoraggio di un quadro fessurativo è quella di consentire l’individuazione dell’origine e delle possibili evoluzioni delle problematiche strutturali dell’edificio e di valutare l’opportunità di realizzare presidi di sicurezza e/o interventi di consolidamento. A tale scopo sono monitorate nel tempo le ampiezze di lesioni ritenute significative nell’ambito del quadro fessurativo rilevato sulla struttura. Il monitoraggio può essere eseguito sia mediante strumenti meccanici, installando a cavallo delle lesioni da monitorare delle mire metalliche la cui mutua distanza è misurata periodicamente mediante deformometri millesimali, che per mezzo di trasduttori elettrici potenziometrici o induttivi con risoluzione centesimale o millesimale. Nel caso di monitoraggio tramite strumenti meccanici la frequenza di lettura è condizionata dalla necessità della presenza di un tecnico addetto alla misurazione, nel caso invece di utilizzo di trasduttori elettrici è generalmente programmabile da un dato al minuto a un dato al giorno. Nel caso di acquisizione mediante trasduttori, la configurazione ed il download dei dati acquisiti possono essere eseguiti sia in locale che in remoto per mezzo di modem gprs ed opportuni software di gestione. All’avvio del monitoraggio possono essere definite delle soglie di allarme superate le quali il sistema di monitoraggio invia messaggi di allarme ad indirizzi mail o numeri telefonici definiti in fase di configurazione.

MONITORAGGIO DELLE DEFORMAZIONI E DELLO STATO TENSIONALE

Il monitoraggio avviene per mezzo di strain gauges opportunamente installati sull’elemento strutturale oggetto di monitoraggio e collegati tramite cavo a centraline di acquisizione. Gli strain gauges permettono di convertire la variazione di deformazione in variazione di resistenza elettrica rilevata e memorizzata dalla centralina di acquisizione. Dalle variazioni di deformazione, noto il modulo elastico del materiale costituente l’elemento strutturale in prova, è possibile risalire alle variazioni dello stato tensionale.

Il monitoraggio può essere statico o dinamico: nel caso statico la frequenza di acquisizione può essere variabile da un dato al minuto a un dato al giorno, in quello dinamico può arrivare a 20 kHz.

La configurazione ed il download dei dati acquisiti possono essere eseguiti sia in locale che in remoto per mezzo di modem gprs ed opportuni software di gestione. All’avvio del monitoraggio possono essere definite delle soglie di allarme superate le quali il sistema di monitoraggio invia messaggi di allarme ad indirizzi mail o numeri telefonici definiti in fase di configurazione.

MONITORAGGIO DELLE VIBRAZIONI

Il monitoraggio vibrometrico avviene per mezzo di geofoni o accelerometri collegati tramite cavo a centraline di acquisizione. Tale tipologia di monitoraggio è generalmente impiegata per:

  • valutare se i livelli di vibrazione riscontrati possano determinare disturbo alle persone o danni all’edificio
  • verificare, rispetto a ipotesi progettuali o a condizioni precedentemente note, l’insorgenza di modifiche strutturali dovute a carichi accidentali severi (per esempio terremoti) o a degrado dei materiali
  • valutare l’attitudine dell’edificio a sopportare carichi dinamici accidentali, quali le raffiche di vento, o per stimare l’efficacia di provvedimenti per l’attenuazione dei fenomeni vibratori. Una tale caratterizzazione può anche essere effettuata al solo scopo di ottenere informazioni sulle proprietà strutturali dell’edificio, attraverso la stima dei suoi parametri dinamici

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