prove di carico

Prove di carico

BANNER LOGO_150dpi (1)

Le prove di carico permettono di verificare la corrispondenza tra il comportamento teorico e quello sperimentale della struttura in prova a seguito dell’apposizione sulla stessa del carico di progetto e/o verifica. Possono inoltre essere utili quando non si conoscono con esattezza i parametri di progetto della struttura in prova, o quando non si ha la certezza che vengano garantiti, ad esempio nel caso di eventi eccezionali come sisma e incendi che possono portare a una riduzione della capacità di resistenza o anche interventi edilizi successivi che possono indurre a cambiamenti nelle configurazioni.

I carichi possono essere concentrati o distribuiti (sull’intera superficie o su una striscia).

I carichi concentrati possono essere applicati con cilindri oleodinamici o con carichi pensili, quelli distribuiti mediante serbatoi ad acqua o con altri tipi di zavorre.

L’effetto delle sollecitazioni indotte viene misurato tramite trasduttori in grado di rilevare spostamenti, rotazioni e deformazioni nei punti più significativi della struttura in prova.

PROVE DI CARICO SU SOLAI CON CARICO DISTRIBUITO

Il carico è applicato con serbatoi, rigidi o flessibili, riempiti di acqua. Durante la prova si procede a monitorare gli spostamenti conseguenti al carico applicato mediante trasduttori centesimali posti all’intradosso del solaio in punti significativi della struttura.

La disposizione dei serbatoi può essere fatta:

  • lungo l’intero campo di solaio  carico di prova pari al carico di progetto (carico accidentale + carico permanente non ancora posto in opera)
  • lungo una striscia di solaio  carico di prova pari al carico di esercizio + carico permanente non ancora posto in opera + incremento idoneo per generare le massime sollecitazioni di progetto.

Il carico viene applicato gradualmente con incrementi costanti (step da 25% del carico di prova nella fase di carico da 50% nella fase di scarico) rilevando gli spostamenti sia in mezzeria nel senso dell’orditura del solaio sia ortogonalmente per la stima della rigidezza del solaio. Ogni gradino di carico viene mantenuto costante fino alla stabilizzazione degli abbassamenti, e il passaggio allo step successivo viene fatto quando la differenza tra due letture è di 0,005 mm. La prova termina quando il valore degli abbassamenti residui allo scarico è stabile ( differenza tra due letture < 0,05 mm).

PROVE DI CARICO SU SOLAI CON CARICO CONCENTRATO

Il carico è applicato a spinta o a tiro mediante martinetti oleodinamici o mediante zavorre posizionate sulla struttura in prova. Durante la prova si procede a monitorare gli spostamenti conseguenti al carico applicato mediante trasduttori centesimali posti all’intradosso del solaio in punti significativi della struttura.

Il carico è applicato gradualmente con incrementi costanti rilevando gli spostamenti sia nel senso dell’orditura del solaio sia ortogonalmente per la stima della rigidezza del solaio.

Ogni gradino di carico viene mantenuto costante fino alla stabilizzazione degli abbassamenti, e il passaggio allo step successivo viene fatto quando la differenza tra due letture è di 0,01 mm. La prova termina quando il valore degli abbassamenti residui allo scarico è stabile (differenza tra due letture < 0,05 mm).

PROVE DI CARICO SU STRUTTURE METALLICHE CON CARICO A TIRO

Il carico è applicato mediante martinetti oleodinamici o mediante zavorre appese alla struttura in prova. Durante la prova si procede a monitorare gli spostamenti conseguenti al carico applicato mediante trasduttori centesimali posti a contatto in punti significativi della struttura.

Il carico viene applicato gradualmente con incrementi costanti rilevando gli spostamenti sia in mezzeria nel senso dell’orditura del solaio sia ortogonalmente per la stima della rigidezza del solaio.

Ogni gradino di carico viene mantenuto costante fino alla stabilizzazione degli abbassamenti, e il passaggio allo step successivo viene fatto quando la differenza tra due letture è di 0,01 mm. La prova termina quando il valore degli abbassamenti residui allo scarico è stabile (differenza tra due letture < 0,05 mm).

PROVE DI CARICO SU PONTI E VIADOTTI

Il carico di prova è simulato con il posizionamento sull’impalcato del viadotto in prova di zavorre (cubi in calcestruzzo) o autocarri zavorrati con inerti. Durante la prova si procede a monitorare:

gli spostamenti verticali di punti significativi della struttura mediante trasduttori centesimali posti all’intradosso dell’impalcato o mediante autolivello elettronico posizionato all’estradosso della struttura in punto non influenzato dal carico di prova;

le rotazioni degli appoggi mediante inclinometri millesimali;

lo schiacciamento degli apparecchi di appoggio mediante trasduttori centesimali posti tra intradosso appoggio ed estradosso pulvino.

Durante la prova sono realizzati diversi posizionamenti delle zavorre in maniera da riprodurre le condizioni di carico di progetto.

PROVE DI CARICO SU SCALE, PIANEROTTOLI E SBALZI DI BALCONI E TERRAZZI

Le prove di carico su rampe di scale vengo eseguite con applicazione di un carico costituito o da serbatoi rigidi tipo cisterne o da sacchi di cemento disponendoli sui gradini ed eventualmente sui pianerottoli. Durante la prova si procede a monitorare gli spostamenti conseguenti al carico applicato mediante trasduttori centesimali posti all’intradosso a contatto della struttura in punti significativi della stessa.

Il carico viene applicato per step, ogni step è mantenuto per un tempo non inferiore a 10/15 minuti e fino a stabilizzazione delle frecce e il monitoraggio degli spostamenti viene eseguito con trasduttori potenziometrici o comparatori di spostamento, lungo l’asse longitudinale delle rampe e trasversalmente sui pianerottoli

PROVE DI SPINTA SU BITTE

Il carico di spinta è applicato mediante martinetti oleodinamici opportunamente contrastati.

Il carico viene applicato gradualmente con incrementi costanti rilevando mediante trasduttori centesimali gli spostamenti sia in corrispondenza della testa della bitta che alla base della stessa.

Ogni gradino di carico viene mantenuto costante fino alla stabilizzazione degli spostamenti, e il passaggio allo step successivo viene fatto quando la differenza tra due letture è di 0,01 mm. La prova termina quando il valore degli abbassamenti residui allo scarico è stabile (differenza tra due letture < 0,05 mm).

PROVE DI CARICO A COMPRESSIONE SU PALI

Le prove di carico a compressione su pali permettono di ottenere indicazioni sul comportamento sperimentale del palo in prova tramite l’acquisizione della curva carico-cedimento.

Possono eseguirsi sia prove pilota, su pali appositamente realizzati e in condizioni identiche a quelli dei pali della futura palificata, per testare la reale capacità portante del palo, sia prove di collaudo.

Queste ultime sono obbligatorie e in numero dipendente dal numero dei pali che verranno realizzati.

Il carico delle prove pilota è pari a 3 volte il carico di esercizio, il carico delle prove di collaudo pari a 1,5 volte il carico di esercizio.

Il carico è applicato utilizzando uno o più martinetti idraulici posti su un dado realizzato sulla testa del palo e opportunamente contrastati; tale contrasto può essere realizzato in due modi:

  • zavorra posta al di sopra del palo in prova
  • attraverso trave di contrasto ancorata ad almeno due pali adiacenti.

Il carico viene applicato a step di entità al massimo pari a ¼ del carico di esercizio e mantenuto per un tempo prefissato (dai 20-30 minuti per i primi step, ai 60 minuti per il carico massimo). All’interno dell’intervallo di carico possono eseguirsi misure intermedie.

Per la misura dei cedimenti sono impiegati n.3 trasduttori o comparatori che vanno posti attorno al palo, a 120° tra loro, il cui sostegno deve essere indipendente sia dall’influenza dei movimenti del plinto, e quindi del palo, sia da quella della struttura di contrasto.

Il palo da testare deve avere una stagionatura di almeno 28 giorni (per il dado è sufficiente una stagionatura di almeno 7 giorni)

Tutto il sistema deve essere protetto agli agenti atmosferici.

PROVE DI CARICO A COMPRESSIONE E TRAZIONE SU MICROPALI

Le prove di carico a compressione e trazione su micropali permettono di ottenere indicazioni sul comportamento sperimentale del micropalo in prova tramite l’acquisizione della curva carico-cedimento.

Analogamente alle prove di carico su palo, il carico di collaudo è pari a 1,5 volte il carico di esercizio.

Nel caso di prove a compressione il carico è applicato utilizzando un martinetto idraulico posto sulla testa del micropalo e opportunamente contrastato; tale contrasto può essere realizzato in due modi:

  • zavorra posta al di sopra del palo in prova
  • attraverso trave di contrasto ancorata ad almeno due micropali adiacenti.

Nel caso di prove a trazione il carico è applicato utilizzando un martinetto idraulico e trasferito alla testa del micropalo mediante un sistema di tiranti appositamente realizzati.

Il carico è applicato a step di entità al massimo pari a ¼ del carico di esercizio e mantenuto per un tempo prefissato (dai 20-30 minuti per i primi step, ai 60 minuti per il carico massimo).

Per la misura dei cedimenti sono impiegati n.3 trasduttori o comparatori che vanno posti attorno al micropalo, a 120° tra loro, il cui sostegno deve essere indipendente sia dall’influenza dei movimenti del plinto, e quindi del palo, sia da quella della struttura di contrasto.

Tutto il sistema deve essere protetto agli agenti atmosferici.

PROVE DI CARICO SU PARAPETTI O STRUTTURE IN VETRO

Le prove di carico su parapetti hanno lo scopo di simulare la resistenza a carico orizzontale del corrimano il carico può esser applicato tramite martinetti oleodinamici posizionati orizzontalmente rispetto al parapetto o attraverso paranco metallico con dinamometro a esso collegato. A contatto con il parapetto viene posizionata elemento ripartitore del carico in legno. Gli spostamenti vengono misurati mediante trasduttori o comparatori di spostamento.

Si possono testare anche i montanti del parapetto, in questo caso il carico viene applicato sia al vertice del montante che sul parapetto. L’imposizione dei carichi è graduale ed e viene tenuta sotto costante controllo la rilevazione delle deformazioni ed il relativo andamento.

PROVE DI CARICO SU GANCI O PENDINI PER CONTROSOFFITTATURE

Lo scopo della prova è quello di verificare la tenuta dei tasselli, sui quali sono installati i pendini, con funzione di sostegno della controsoffittatura, e di misurare gli abbassamenti nell’intorno dei punti in cui il tassello stesso è stato applicato.

In una fase preliminare, il progettista esegue un’indagine visiva per risalire alla tipologia di controsoffitto con lo scopo di definire i carichi agenti. La tipologia della struttura di ancoraggio, del supporto del ribassamento e degli elementi che lo costituiscono rappresentano dati fondamentali per predisporre un’idonea tipologia di prova per valutare la stabilità del controsoffitto. Il carico viene applicato agganciando un cavo alla struttura di supporto del controsoffitto in corrispondenza dell’ancoraggio al pendino. Quest’ultimo viene quindi sollecitato direttamente dal sovraccarico di prova, costituito da serbatoi rigidi installati in sequenza, e collegati al tassello mediante il cavo.

Tutto il sistema di misura, per quanto possibile, deve esser isolato da fattori esterni che possano comprometterne i risultati. Il carico viene applicato in maniera graduale per step di carico con misurazioni per circa 10 minuti ogni step o fino a completa stabilizzazione.

I punti di misura degli abbassamenti possono essere disposti al fine di monitorare 4 punti disposti lungo le due direzioni principali della struttura di sostegno, a distanza dal punto di riferimento (tassello) di circa 30-40 cm.

PROVE DI CARICO A TIRO SU BARRIERE ANTIRUMORE O SU STRUTTURE METALLICHE

La prova di carico a tiro prevede l’imposizione del carico mediante paranco metallico o martinetto idraulico ed il monitoraggio degli spostamenti su tre punti del montante (disposti alla base, a metà ed all’estremità dello stesso) generalmente mediante stazione totale. Il carico di collaudo a tiro viene raggiunto mediante step di carico, per ogni step, il carico viene mantenuto fino alla stabilizzazione degli spostamenti, con letture intermedie, mentre il carico di collaudo viene mantenuto per 20’/30’, con letture intermedie.

Altre prove in sito

Affidati agli esperti di GEOTEST SRL!

Non esitare a contattarci per informazioni o per richiedere un preventivo personalizzato.

Menu